sabato 31 marzo 2012

Recensione: Io sono leggenda

Autore: Richard Matheson
Titolo: Io sono leggenda
Prezzo: 6,90 €
Editore: Fanucci
Pagine: 183
Il mio voto: 4 segnalibri 

Trama

È il 1976. Robert Neville torna a casa dopo una giornata di duro lavoro. Cucina, pulisce, ascolta un disco, si siede in poltrona e legge un libro. Eppure la sua non è una vita normale. Soprattutto dopo il tramonto. Perché Neville è l'ultimo uomo sulla Terra. L'ultimo umano sopravvissuto, in un mondo completamente popolato da vampiri. Nella solitudine che lo circonda, Robert esegue la sua missione, studia il fenomeno e le superstizioni che lo circondano, cerca nuove strade per lo sterminio delle creature delle tenebre. Durante la notte Neville se ne sta rintanato nella sua roccaforte, assediato dai morti viventi avidi del suo sangue. Ma con il sorgere del sole è lui a dominare un gioco crudele e di meccanica ferocia, scandito dalle luci e dalle ombre di un tempo sempre uguale a se stesso e che impone la ripetizione di un rituale sanguinario. In questo mondo Neville, con la sua unicità, si è già trasformato in leggenda. 

La mia recensione

Mito o leggenda?

Non guardo mai un film se so che questo è stato tratto da un libro. Solitamente leggo prima il libro e poi, se è il caso, mi avvicino al film. Questa volta, però, è andata diversamente. Ho visto prima il film e poi ho letto il libro. E, mentre quando guardo il film conoscendo già la storia non mi si rovina affatto la visione, quando faccio il contrario provo una sorta di irritazione. Fortunatamente, nel caso di Io sono leggenda, l'irritazione non è stata poi così intensa. Il film, tutto sommato, è abbastanza fedele al libro seppure con qualche cambiamento (a partire dalle caratteristiche fisiche del personaggio principale).
Robert Neville, l'unico essere umano sulla faccia della Terra, si ritrova costretto a fare i conti con la consapevolezza di dover vivere una vita all'insegna del sacrificio e della solitudine. Perché una strana malattia, causata da un batterio rimasto sconosciuto, ha portato alla morte tutti gli abitanti di Los Angeles. Una morte, però, che è tale solo apparentemente. Il batterio, infatti, trasforma chi ne viene infettato in un vampiro assetato di sangue umano. Così, Robert è costretto a mettere in moto l'ignegno e a utilizzare l'astuzia per poter sopravvivere: esce solo di giorno per procursi il cibo e i paletti di legno, costruisce un
generatore per poter usufruire della luce elettrica e, soprattutto, va a caccia di vampiri. Li stana mentre, a causa della luce del sole, dormono sfiniti nelle loro case o nei loro nascondigli e li uccide, senza provare per loro alcuna pietà.
E' stata la loro malattia a rovinargli la vita, a strappargli via la famiglia, a costringerlo a vivere in un inferno, da solo con i propri pensieri ossessivi di tristezza, sconforto, rabbia e morte. Perché, nonostante Robert pensi continuamente alla morte, sua e dei propri cari, non si arrende mai.
E' proprio la sua tenacia, la sua forza d'animo, la sua ostinazione a catturare completamente l'attenzione del lettore che non riesce, nemmeno per un attimo, a staccare gli occhi dal libro.
Matheson è riuscito laddove molti, invece, hanno miseramente peccato. E' stato in grado di rendere avvincente e interessante un libro quasi completamente privo di dialoghi. E, cosa ancora più sorprendente, è riuscito ad amalgamare alla perfezione la storia narrata con lo stile utilizzato. Periodi non troppo lunghi, linguaggio crudo e quasi "scarno", utilizzo delle parole studiato e pesato. Ogni termine, ogni virgola, ogni punto esclamativo, è stato posizionato lì per un motivo ben preciso: dare l'impressione di stare osservando tutto da lontano, come se si trattasse di una storia vissuta da una marionetta malmessa con la quale, purtroppo, non si può interagire. Matheson, infatti, ci separa da Robert ponendo tra noi uno spesso vetro che ci permette solo di guardare, avvertendo crescere dentro di noi un senso di impotenza che, man mano, diventa sempre più pesante, possente.
Una lettura appassionata e appassionante che mi porta ad affermare che, in realtà, la vera leggenda è proprio Richard Matheson.

7 commenti:

  1. Bellissima recensione! Questo libro è nella mia Wishlist da troppo tempo e credo proprio di dover rimediare al più presto :)

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    1. Grazie mille per il complimento. :) Sì, è il caso di leggerlo, perché credo che non te ne pentirai!

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  2. E' uno dei pochi libri che ho letto più di una volta.Un must per chi ama il genere distopico

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