giovedì 20 dicembre 2012

Women Challenge 2013

Bene bene bene, eccoci qua con un'anteprima di ciò che sarà pubblicato su questo blog nel 2013. Un po' prematuro? Forse, ma chi se ne.
Una ragazzaccia, ossia Valentina di Peek-a-booK!, mi ha invitata a partecipare alla Women Challenge 2013 che, in poche parole, consiste nel leggere libri scritti da donne. Mi piacciono le challenge, come forse si è già notato, e nel 2012 ho partecipato alla Urban Fantasy e Science Fiction Reading Challenge 2012 di Atelier dei libri, alla Sfida di letture A-Z che faccio ogni anno con la
comunità italiana dei bookcorsari e alla Challenge di Goodreads sul totale di libri letti. Le ho perse tutte e tre perché non solo non faccio mai caso a ciò che leggo, dato che vado a sentimento, ma anche perché ho fissato un "goal" troppo alto con Goodreads senza considerare che, lavorando, avrei avuto diverso tempo a disposizione in meno rispetto agli anni impiegati a portare avanti il duro fancazzismo da universitaria.
Quindi, perché non mettermi di nuovo alla prova? ^^
La Women Challenge 2013 è semplice e le regole sono poche:

-chiunque può partecipare;

-non è necessario avere un blog per partecipare. Per maggiori informazioni vi rimando al post originale di Valentina: http://www.peekabook.it/2012/12/2013-women-challenge.html
 è permessa la lettura di audiolibri, e-books, libri "normali" e riletture;
-per i blogger: crea un post di iscrizione (tipo questo che ho scritto io) e posta il link sul linky che trovi in fondo al post di Valentina;
la sfida durerà dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2013.


Decidete il livello al quale puntate, quindi il goal che vi prefiggete e... Non vi resta che partecipare!

Livello 1: BABY GIRL - leggi da 1 a 5 libri scritti da un'autrice donna 
Livello 2: GIRLS POWER - leggi da 6 a 10 libri scritti da un'autrice donna 
Livello 3: SUPER GIRL - leggi da 11 a 15 libri scritti da un'autrice donna 
Livello 4: WONDER WOMAN - leggi più di 16 libri scritti da un'autrice donna

Io mi colloco al livello 3, meglio non puntare troppo in alto. Allora, partecipate anche voi? 

mercoledì 19 dicembre 2012

Recensione: Maximum Ride. Salvare il mondo e altri sport estremi


Autore: James Patterson 
Titolo: Maximum Ride. Salvare il mondo e altri sport estremi
Prezzo: 8,90 € 
Editore: Tea
Pagine: 397
Il mio voto: 2 segnalibri e mezzo

Trama

Dopo "L'esperimento Angel" e "La scuola è finita", proseguono le avventure di Max, Nudge, Angel, Gasman, Fang e Iggy, il risultato di un misterioso esperimento genetico: i ragazzi sono al novantotto per cento umani e al due per cento uccelli. Questo significa che possono volare... Max e i suoi compagni sono increduli: dopo la loro fuga dalla Itex, la multinazionale che sta preparando un attentato di proporzioni catastrofiche, nessuno li insegue. Anzi la Voce informa Max che i Camici Bianchi stanno sopprimendo tutti gli Eliminatori... È l'occasione che i ragazzi stavano aspettando: Max e Fang si separano dal resto del gruppo e vanno alla ricerca di un nascondiglio sicuro, dove poter finalmente vivere una vita "normale". Tuttavia i pericoli sono dietro l'angolo: uno stormo immenso di Eliminatori accerchia Iggy, Nudge, Angel e Gasman, e, dopo una cruenta battaglia, li rapisce. Quando Max e Fang tornano indietro, intuiscono cos'è successo e si lanciano all'inseguimento degli Eliminatori. Ma è una trappola: Max viene catturata, perde i sensi e si risveglia nella Scuola, dove i Camici Bianchi le dicono che non si è mai mossa da lì, che le sue avventure erano soltanto un sogno...

La mia recensione

In verità vi dico che Max è la nuova Miss Italia. È pure bionda

Questo è, fino a ora, il più brutto libro della serie che ho letto. Davvero di una bruttezza rara. All'inizio non sembrava così male, fino a metà regge bene il ritmo e si legge volentieri. Poi, però, tutto diventa ridicolo perché Patterson inserisce, all'interno della trama, finto perbenismo e lotta all'ecologia. Ma perché? Con chi ha stretto un patto il signor James? Gli è stato promesso un compenso dal partito americano dei Verdi?! Leggevo e mi trovavo a pensare "ma che è?" con tanto di faccia perplessa e voglia matta (mattissima!) di bruciare il libro. Era necessario inserire pensieri cretini e scontati sulla politica?! Sembrava di leggere il discorso che le giovani candidate a Miss Italia fanno per apparire impegnate politicamente "Desidero la pace nel mondo, che finiscano tutte le guerre, che tutti abbiano da mangiare, che il riscaldamento globale smetta di riscaldare, che la classe politica prenda quanto un muratore, che i ghiacci si righiaccino, che l'orso polare non si estingua, che tutti credano alla fatina del dentino e che si trovi una cura per le doppie punte". WTF?!
L'unico spunto interessante (evito di dirvelo anche se leggendo la quarta di copertina siete praticamente pieni di spoiler) Patterson l'ha bruciato senza pensarci due volte e non ha nemmeno sprecato mezza parola per dirci perché l'ha bruciato. In effetti, ora che ci penso, quella questione è rimasta aperta senza nemmeno due righe di congedo. Manco il matrimonio di Renzo e Lucia ne I promessi sposi ha avuto così poche righe dedicate. Perché inserire quella parte, manco troppo corta, quindi? Solo per aumentare il numero di pagine o per far credere al lettore che il libro non sia una completa ciofeca?! Chi lo sa, i misteri di Mr Patterson.

lunedì 10 dicembre 2012

My Christmas Gifts

Bene, bene, bene. Ho rimandato anche troppo. Credevo di poter scrivere questo post nel week end ma poi sono stata in altre faccende affaccendata. Per prima cosa, essendo già Dicembre, sono andata in giro per cercare alcuni regali di Natale. E poi, e poi... E poi mi sono recata a Più libri, più liberi e ho avuto il coraggio di acquistare, sebbene non ci fosse in realtà un grandissimo vantaggio per quanto riguarda i prezzi. Vabbè, vabbè, ma si sa... Io sono così. Dovunque entro e ci sono libri ho difficoltà a rimanere con le mani in tasca. Dunque, La Leggivendola mi ha "crudelmente" (come ha riferito lei) taggata in un delizioso meme natalizio. Mi accingo ordunque a rispondere! ^^


1) Qual è il primo regalo di Natale di cui hai memoria?


Domanda difficile, molto, perché ho il ricordo di un Natale in particolare ma non ho idea di quanti anni avessi. Penso pochi, considerato il regalo ricevuto. Ebbene, il regalo tanto agognato erano delle ciabatte di stoffa a forma di bambola di pezza, con tanto di capelli fatti con la lana. Erano belle, molto, e soprattutto morbide. E poi erano tutte tempestate di fiorellini! *_* Ah, io e il mio animo romantico!

2) Qual è stato l’ultimo regalo di Natale che hai ricevuto?

Questo invece me lo ricordo benissimo, erano dei libri: Emma di Jane Austen e La fiera della vanità di Thackeray. Libri che, tra l'altro, non ho ancora letto. Me ingrata!

3) Qual è stato il regalo di Natale desiderato e mai ricevuto?

Purtroppo, se non consideriamo i "non" regali di quando ero più piccola, non ho molto da dire. Considerando i regali di quando ero bambina ho una lista interminabile: un koala, il camper di Barbie, la Nouvelle Cusine (il friiiigo, la lavastoviiiglie!!), Risiko, una macchinina telecomandata... Sicuri vogliate saperli tutti?

4) Qual è stato il regalo di Natale più bello in assoluto?

La bambola di pezza di Cappuccetto Rosso. Sì, amo le bambole di pezza, le adoro. Stravedo per loro, se fosse per me ne avrei la stanza piena. Che posso farci? Sono piccola dentro e fuori.

5) Qual è stato il regalo di Natale più brutto in assoluto?

Mi dispiace molto di questo avvenimento ma non per ciò che è accaduto in sé e per sé ma per come mi sono sentita quando l'ho vissuto. Vedete, sono una piccola cancerina molto sensibile e rimango spesso molto male per i comportamenti altrui. Nel mio piccolo e pulsante cuoricino penso sempre che non fosse stato fatto volontariamente, ma so che in parte non è così. È successo qualche anno fa, forse parlo addirittura di 7 anni or sono. Ebbene, quel Natale l'ho passato in Siculandia, dai miei parenti. Come tutti i Natali che ho passato in Siculandia (ma i miei parenti lo fanno anche quando non ci sono io, ovviamente) ci siamo riuniti a casa di uno dei miei zii (sempre lo stesso da quando ho memoria) per la sera della Vigilia. Ebbene, la tradizione vuole che quel mio zio faccia i regali a tutti i suoi nipoti. È sempre stato così, si va lì, a mezzanotte ci si siede tutti attorno al suo magnifico albero di Natale e lui ci consegna i regali. Se non fosse che quell'anno si era sposato e quindi il compito ha voluto svolgerlo la mia zia acquisita che ha comprato i regali a tutti, meno che a me. Così è accaduto che a mezzanotte tutti avessero un bel regalo fiocchettoso sulle proprie ginocchia e io... E io no. Lei mi ha poi detto che non credeva passassi con loro il Natale dato che vivo a Roma e blabla, ma so che sapeva della mia presenza già da diversi giorni prima della Vigilia e quindi anche solo un Kinder Cereali avrebbe potuto comprarlo. Quello è stato l'ultimo Natale che ho passato con loro perché, poi, diversi avvenimenti mi hanno fatto capire che non ero più persona gradita. E quindi il regalo più brutto che ho ricevuto è stato un non regalo.

mercoledì 5 dicembre 2012

In my bookshelf #17

Bene bene, si avvicina Natale e quindi è tempo di regali... Ah, che bello! In realtà a me del Natale non importa molto, però quanto mi piacciono gli addobbi dei negozi, le luci per le strade, pensare ai regali... Sì, sì, sono pro Natale commerciale. Brutto da dire e però, dato che ho un senso per l'estetica molto sviluppato, mi sembra quasi normale questa mia passione per i colori, per le decorazioni... Comunque, tutto questo per dire che, dato che si avvicina Natale, non ho comprato quasi nulla. E anche perché non ho assolutamente più spazio e soldi da spendere. Sob. Ecco, quindi, la 17esima scarna puntata di In my bookshelf.

Lo so, lo so, sono in ritardo sul fenomeno mediatico... E mi vanto di questo xD

Titolo: Uomini che odiano le donne
Autore: Stieg Larsson
Prezzo: 14 €
Editore: Marsilio
Pagine:  676

Trama

Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose.

Titolo: Un uso qualunque di te
Autore: Sara Rattaro
Prezzo: 12 €
Editore: Giunti
Pagine:  208

Trama

"È quasi l’alba di un giorno di primavera e Viola,madre e moglie inquieta e distratta, riceve una telefonata. È il marito che le dice di correre subito in ospedale. Ma Viola non è nel suo letto. Comincia a rivestirsi in fretta e tra un reggicalze che non si chiude e le décolleté lasciate chissà dove, cerca di richiamare Carlo per sapere in quale ospedale andare e che cosa sia successo. E così sullo scolorare della notte, mentre i semafori si fanno sempre meno luminosi e i contorni delle strade diventano più netti, Viola arriva dove avrebbe dovuto essere da ore. Quella che ci racconta senza prendere mai fiato è una vita fatta di menzogne, passione, tradimenti, amore, sensi di colpa e rimpianti. Ma adesso non è possibile mentire, il terrore e la verità la aspettano in quella stanza d’ospedale dove le sue bugie non la potranno più aiutare. Un’emozionante confessione femminile così autentica da lacerare il cuore."              
Titolo: Guida rapida agli addii
Autore: Anne Tyler
Prezzo: 15 €
Editore: Guanda
Pagine:  240

Trama

Aaron, giovane vedovo ancora sconvolto dalla perdita della moglie Dorothy, comincia a riceverne le visite. Per strada, al mercato, al lavoro, Dorothy lo affianca silenziosa nei mesi del lutto. Per Aaron, balbuziente, leggermente zoppicante, soffocato per tutta la vita dalle attenzioni di donne troppo premurose - dalla madre apprensiva alla sorella invadente, alle fidanzate votate più ad assisterlo che ad amarlo - l'incontro con Dorothy era stato una liberazione. Finalmente una donna diretta, pratica, quasi asociale ma per nulla sentimentale e soprattutto refrattaria a ogni pietismo, una donna che lo trattava come un uomo e non come un bambino da accudire. Insieme si erano costruiti un rifugio, vivendo in una simbiosi assoluta che portava ciascuno a coltivare le proprie idiosincrasie e ad amplificare quelle dell'altro. Ma ora che lei non c'è più, tranne che nelle sue brevi apparizioni, Aaron è costretto ad avventurarsi di nuovo in un mondo dove i vicini di casa lo foraggiano ogni giorno con abbondanti provviste di cibo; la sorella insiste per ospitarlo; i colleghi fanno di tutto per rendergli la vita più facile e qualcuno già cerca di combinargli un incontro con una giovane vedova altrettanto sola e bisognosa d'affetto. Con tono leggero e divertito, e la consueta capacità di tratteggiare i personaggi, Anne Tyler descrive il percorso tortuoso che dallo smarrimento della perdita conduce alla scoperta di nuove, infinite possibilità, sfociando in un inno alla vita e alla sua stupefacente varietà.  

E voi cosa avete comprato? Ditemi ditemi che magari mi fate scoprire qualche bel libro interessevole! ^^