mercoledì 3 aprile 2013

Recensione L'accademia dei vampiri

Finalmente ho iniziato la saga urban fantasy di cui tutti parlano. Ok, non proprio tutti, ma sui diversi social network dedicati ai libri si parla spesso e volentieri della Mead e dei suoi libri. Terminato stanotte dopo aver visto due puntate di fila di Downton Abbey non ho avuto il coraggio di alzarmi dal letto e scrivere subito la recensione. Perché, insomma, Matthew è tornato dalla guerra, ecco e io... diciamo che stavo in una valle di lacrime. Ma non gingilliamoci!

Autore: Richelle Mead
Titolo: L'accademia dei vampiri
Prezzo: 17 €
Editore: Rizzoli
Pagine: 427
Il mio voto: 3 piume

Trama:

Lissa Dragomir, principessa Moroi, vampiro mortale, dev'essere protetta a tempo pieno dalle minacce degli Strigoi, i vampiri più pericolosi, quelli che non muoiono mai. La sua migliore amica e custode, Rose, è una Dhampir, un incrocio fra vampiro e umano. Rose e Lissa, dopo due anni di fuga dal loro mondo per assaggiare un po' di realtà, vengono intercettate e riportate a St. Vladimir's, l'Accademia dei Vampiri in cui studiano. Quando ci riescono: perché tra balli e innamoramenti, flirt con i più anziani, fascinosi tutor e conflitti sempre aperti con gli insidiosi Strigoi hanno pochissimo tempo per pensare ai libri. 

La mia recensione

Ci sono diverse cose cattive da dire su questo romanzo. Prima fra tutti la copertina. Ma perché? Perché abbiamo scelto questa tizia di 12 anni, con l'apparecchio ai denti, vestita come se stesse a Hogwarts per farle fare la modella? Perché? Non c'entra nulla, ma proprio nulla con tutto il romanzo. Ma, d'altronde, nel titolo c'è la parola "accademia" e quindi va da sé che chi la frequenta abbia la stessa uniforme degli iscritti a Hogwarts, come ho fatto a non pensarci? Ah, me ingenua!
Parliamo poi dell'italiano scadente con cui è tradotto questo libro. Davvero? Davvero scriviamo, più volte, "intravvedere" al posto di "intravedere"?! Davvero scriviamo frasi dove soggetto e predicato verbale non concordano? E, soprattutto, davvero vendiamo questo obbrobrio a 17 euro? Sì, davvero. Rizzoli lo fa. 
In ultimo la quarta di copertina: sembra un libro divertente, una sorta de Il giornalino di Gian Burrasca in versione moderna e vampiresca, ma che è? Ma perché? Ma anche no!
Al di là di queste piccole osservazioni, la storia narrata non è poi così male. 
Rose e Lissa, due adolescenti iscritte all'accademia St. Vladimir, sono unite non solo da una forte amicizia, ma anche da un legame speciale che spesso unisce i Moroi, i vampiri buoni, ai Dhampir, gli incroci tra vampiri ed esseri umani, che fanno loro da guardiani. 
La Mead rielabora così, in modo abbastanza originale, la tematica dei vampiri e crea una società in cui vampiri ed esseri umani convivono abbastanza pacificamente. Quando, in una serie tv o in un romanzo, il mondo possibile creato dall'autore è plausibile, nonostante le assurdità che include, automaticamente il resto passa in secondo piano. Il mondo possibile creato dalla Mead ha tutte le carte in regola per essere ritenuto plausibile. È anche vero che con me, che ho un debole per il fantasy e l'urban fantasy in generale, si sfonda una porta aperta ma non tutti i romanzi del genere riescono a fornire ai lettori un prodotto credibile. Questo, nonostante i difetti (non tutti attribuibili alla buona e cara Mead), risulta un prodotto finito ben delineato, ben confezionato.
Trattandosi di uno young adult la trama è abbastanza lineare, come tutti i romanzi appartenenti al genere, ma non per questo sviluppata in modo approssimativo, anzi. 
L'unica vera pecca (tralasciando l'italiano, il prezzo, la brutta copertina), temo sia l'esagerazione che l'autrice ha utilizzato nel delineare i personaggi principali. Lissa è molto debole, molto sensibile, molto depressa. Rose è molto impulsiva, molto passionale, molto aggressiva, troppo avventata e, aggiungerei, anche troppo antipatica. Va bene che Rose deve, necessariamente, avere un carattere più forte di quello della povera e disgraziata Lissa poiché è il suo guardiano e deve, per questo, proteggerla dai mali del mondo, ma a lungo andare alcune reazioni, alcune azioni, di entrambe le protagoniste si discostano troppo dalla realtà. Fortunatamente, con il proseguire della storia, alcuni lati del carattere di Rose vengono smussati e smette, anche se non del tutto, di risultare tremendamente antipatica. Rimane, però, il cliché ormai molto comune in tutti i romanzi appartenenti al genere della ragazza bellissima, sexyssima, arrapantissima anche in pigiama, bona da far girare al suo passaggio anche i ciechi e con una fila di ragazzi che non vedono l'ora di sbatterla al muro e fare cose molto cattive con lei. La mia domanda sorge dunque spontanea: era necessario, cara Richelle? Te lo dico io: no. 
Nonostante tutto, comunque, continuerò a leggere gli altri volumi della saga perché devo ammettere che la Mead riesce abilmente a trascinare il lettore all'interno della storia, facendo aumentare la curiosità pagina dopo pagina. 

6 commenti:

  1. Mi ha fatto venire più voglia di leggere questo romanzo la tua recensione, piuttosto che la (terribile) copertina o la trama riportata... ^^

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  2. ... cavolo, forse lo leggerò ò_ò
    Anche se ammetto che la copertina e il titolo sono abbastanza imbarazzanti da impedirmi di prenderlo in biblioteca. Potrei anche gradire Rose.

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    1. Spero vivamente che gli altri volumi della saga seguano un po' le orme di Harry Potter. Mi spiego meglio. Il primo Harry Potter si discosta molto dagli altri sia per intreccio della storia, sia per il linguaggio utilizzato perché l'idea di fondo è quella di seguire sì l'adolescenza di Harry, ma anche quella del lettore. Perché è vero che quando inizi la saga ne hai 11 di anni (coff non nel mio caso, coff coff) ma è anche vero che quando la termini ne hai 18. Spero, davvero, che la Mead sia stata sapiente come la Rowling.

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  3. Ciao e scusa l’off-topic. Mi sono trovato a dover nominare 15 blog ai quali assegnare il prestigiosissimo “Versatile Blogger Award” e il tuo blog è tra i miei prescelti. Spero non ti dispiaccia. Sul mio blog troverai tutte le indicazioni, nel caso volessi passare a ritirarlo. Ciao.

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  4. Ciao! Ti seguo in silenzio di un po' e mi paice molto il tuo blog, così ho pensato di premiarti :)

    http://lostingoodbooks.blogspot.it/2013/04/liebster-award-2013.html

    Buona giornata!

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