venerdì 14 giugno 2013

Missione classici #2

Dunque, la lettura di Oliver Twist è terminata, la recensione è arrivata e quindi è il caso di rispolverare Missione classici. 
Mi scuso per l’assenza prolungata ma ho davvero un trilione di cose da fare e non ho il tempo materiale per farle tutte. Pensate solo che, dato che dormo una media di 5 ore a notte da circa una settimana, il mio organismo mi ha prontamente punita facendomi andare via quasi del tutto la voce. Cosa che mi fa somigliare tremendamente a un viados sudamericano, sebbene la mia fisicità sia mooolto lontana dal tipico viados, già solo per l’altezza sono automaticamente da annoverare tra i
viados anomali.
E niente, mi toccherà anche recensire Warm Bodies, dato che l’ho terminato e mi sono anche voluta fare del male guardando quel coso insulso che hanno spacciato per film. Cioè, il libro non è "ironico", manco per niente e il film, con quella stupida voce fuori campo e i grugniti tra zombie... Insomma, sembrava fosse una parodia del libro. Certo, non stiamo parlando del capolavoro indiscusso della letteratura contemporanea (anzi!), ma se c'è una cosa (delle poche) che ho apprezzato di tutto il romanzo è stata la "serietà" con la quale il protagonista ha affrontato i sentimenti, i cambiamenti, i sensi di colpa. E poi, nel film, viene tutto vanificato da un rantolo sconnesso che si scambiano gli zombie davanti a tazze putride di caffè rancido? Che amarezza. Ma ogni cosa a suo tempo, non è la sede adatta, questa, per parlare di Warm Bodies. Ho talmente tante cosa da dire (praticamente è come se la "realtà" stesse cercando di convincere una logorroica – me – a stare in silenzio) che vorrei scrivere mille post e invece mi tocca accontentarmi di questo. 
La scriverò la recensione, non temete. Certo, con questi ritmi impiegherò alcuni secoli ma, insomma, portate pazienza.
Tornando a noi... Non ho un buon rapporto con i classici, lo ammetto tranquillamente. Insomma, a parte la mia amata Charlotte e qualcosa al liceo non ho letto molto altro. Però, però, dopo aver cominciato il corso in correzione bozze (di cui vi parlerò, giuro) mi sono detta che è il caso di tornare ad approfondire la mia conoscenza dei classici della letteratura, se non tanto per interesse vero e proprio, quanto per ampliare il mio vocabolario e allenare il cervello a costruzioni di frasi leggermente più complesse di quelle presenti su tre quarti dei libri appartenenti alla letteratura contemporanea. 
E quindi, che c’entrerete voi? C’entrate perché, magari, qualche classico in più rispetto a me lo avete letto e potete darmi qualche dritta. Per il prossimo classico da affrontare – c’è tempo ancora, comunque, perché non lo inizierò certamente domani – ho qualche idea ma molti dubbi. Quale mi converrà affrontare per primo?

Il mulino sulla Floss di George Eliot

Trama:

Cresciuti insieme e legati da un tenace affetto i due figli del mugnaio Tulliver vedono le loro strade dividersi drammaticamente quando l'impetuosa Maggie scopre che la società, e il suo stesso fratello, non le lasciano spazio per vivere e amare. Uno dei più vigorosi e sferzanti romanzi dell'epoca vittoriana, caratterizzato da una coraggiosa presa di posizione femminista di chiara matrice autobiografica.


Emma di Jane Austen

Trama:

Ereditiera giovane, bella e un po' viziata, sola e intelligente, Emma Woodhouse si impegna combinando matrimoni di amici e parenti senza pensare affatto al proprio. Ma la realtà e l'immaginazione si fondono nella sua mente e la comunicazione con il prossimo diventa difficile: tra la protagonista e gli altri personaggi nascono così una serie di fraintendimenti, quasi una "commedia degli equivoci". In fondo "Emma" si rivela una divertente e implacabile satira di ogni pretesa di affidarsi ciecamente al raziocinio.
 

Mary Barton di Elizabeth Gaskell

Sebbene amica della mia Charlotte, in Italia non se la fila nessuno praticamente. Così sconosciuta che non c'è traccia alcuna dell'esistenza di questo libro, ma io ce l'ho, sapevatelo, della Mondadori. Trovato, ovviamente, per pura botta di deretano. Ecco la trama:

Pubblicato nel 1848, straordinaria opera prima di un'autrice forse non tra le più note ma tra le più significative della narrativa inglese, Mary Barton intreccia sapientemente alla vicenda d'amore di una ragazza contesa tra due uomini una trama di crudele indifferenza, di vendetta e di morte nell'ambito delle lotte degli operai tessili nella Manchester degli anni della fame, lacerata da aspri conflitti sociali, dalla disoccupazione diffusa, da una miseria che portava molti alla disperazione.

Allora? Che dite?
Prima di andare ci tenevo a dirvi che ho "pianificato" la pubblicazione di questo post, così per provare il brivido della tecnologia. Non so se ho fatto tutto bene, temo lo scoprirò solo controllando domani mattina. Certo che da una dotata di smartfòn, lettore ebook, che lavora in un'agenzia di comunicazione "web" certe cose non si possono proprio sentir dire.
Ma sono bella così, nerd e poco tech. Cià belli.

11 commenti:

  1. Io attualmente sto (ri)leggendo "Emma" (tutto merito della miniserie su LaEffe), ma devo dire che "Mary Barton" mi ispira non poco (e nella mia ignoranza non ne sapevo nulla fino a 3 minuti fa...), quindi io mi butterei su quello ^^

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    1. Mmm bene bene, lotta tra Emma e Mary Barton (che in Italia ha venduto forse 3 copie).

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    2. Infatti per prenderlo devo farmelo inviare via corriere dalla biblioteca di un'altra città perché la mia non ce l'ha...

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  2. Il fascino della niubba. :)

    Sono terribilmente inadatto a consigliarti. Giusto ieri ho abbandonato un classico... mi sento una persona orribile. Di contro, non sono l'unico ad avere avuto questa reazione! Ragion per cui lascio consigliarti da persone più preparate del sottoscritto.
    Buona lettura.

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    1. Quale classico hai abbandonato? Sono curiosa adesso!

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    2. "Bouvard e Pécuchet" di Flaubert. Non che fosse brutto, solo che... mi aspettavo un romanzo, ecco. ^^

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  3. Io sono una fissatona coi classici, anche se mi rendo sempre conto di averne letti troppo pochi rispetto a quelli che vorrei. Il mulino sulla Floss l'ho comprato da poco proprio perché ero in difetto con George Elliot: mai letto nulla di suo! perciò ti direi leggi quello, così mi fai anche sapere com'è :)
    Emma non è il mio preferito della Austen, ma penso che i suoi romanzi siano così scorrevoli da doverli leggere tutti senza problemi.
    La Gaskell... ah, vorrei trovare tutti i suoi romanzi prima o poi!

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    1. Il mulino sulla Floss attira molto anche me. Ho letto in giro che il linguaggio utilizzato è un po' difficile, però è pur vero che questa non è necessariamente una verità assoluta. Dipende, ovviamente, da quali libri legge solitamente chi si lamenta del linguaggio "difficile". Vedremo... Per ora diciamo che se la giocano la Eliot e la Gaskell. Farò testa o croce mi sa xD

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  4. Mary Barton?? Oddio lo voglio. Lo voglio. Dimmi che un giorno me lo presterai. Della Gaskell ho adorato Nord e Sud, è uno dei miei libri preferiti in assoluto, quindi...
    Emma però è il mio libro preferito della Austen, più che altro perché la protagonista ha un po' più di, come dire, palle. Mi piace Emma. Però è anche quello che piace di meno a molti, perciò non saprei se consigliarti di cominciare con quello...
    Di Eliot ancora non ho letto nulla, perciò non saprei dirti...
    Hoccaldo T^T

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    1. Certo cara, te lo presterò senza dubbio alcuno :*

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    2. Ora posso dormire sonni tranquilli ù_ù
      ... no, non è vero, soffro d'insonnia da settimane T_T
      Però idealmente posso sperare di dormire sonni tranquilli u_u
      Vai di Gaskell, allora? *__* Così poi la fangirliamo in due?

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